Il Presidente Woodrow Wilson e il Merit System introdotto nell’amministrazione U.S.A. nel 1883

Articolo sulla meritocrazia nella Pubblica Amministrazione di Giuseppe Beato, Vicepresidente CIDA Funzione Pubblica, segretario dell’Associazione “Etica pubblica”, direttore "Etica PA" e socio del Forum della Meritocrazia

L'articolo evidenzia l'importanza di una efficace Pubblica Amministrazione per lo sviluppo del Paese.

A differenza delle aziende, in continua pressione competitiva generata dal mercato, per la Pubblica Amministrazione sono necessari sistemi indipendenti (dalla politica) di valutazione basati sul riconoscimento del merito.

Precursore dei sistemi di miglioramento dell'Amministrazione Pubblica fu il Presidente degli Stati Uniti  Woodrow Wilson (1913-1921), professore e rettore dell’Università di Princeton, che scrisse un articolo nel 1887 denominato “The Study of Administration”.

Di seguito un significativo paragrafo dell'articolo.
Distinzione fra funzioni politiche e funzioni amministrative, quale principio cardine di buon funzionamento aziendale di un ufficio pubblico;  controllo e vigilanza sulle amministrazioni pubbliche, da assolvere a cura delle assemblee rappresentative degli elettori; principio di responsabilità personale dei pubblici funzionari; necessità di una selezione dei migliori conseguita attraverso pubblici concorsi; formazione dei dipendenti pubblici e principio del merito individuale; rifiuto del “sistema dello spoil system” per impedire che il potere dei partiti travolga la necessaria imparzialità delle scelte amministrative. Ma, soprattutto, inquadramento delle problematiche della pubblica amministrazione e del diritto amministrativo come oggetto autonomo di studio, nel contesto dei principi costituzionali. Il pensiero di Woodrow Wilson costituisce la prima enunciazione teorica di come deve essere “disegnata” una burocrazia pubblica. Pensiero addirittura antecedente all’altro, altrettanto decisivo,  del tedesco Max Weber che –  a inizio ‘900 e in linea con le convinzioni espresse da Wilson (“Il sistema amministrativo della Prussia ci soffocherebbe”) – criticò l’amministrazione bismarkiana priva di un efficace controllo parlamentare e, delineando la medesima missione di servizio del funzionario pubblico descritta da Wilson  (“sine ira et studio”), valorizzò al massimo le esperienze allora in atto nel Parlamento inglese.

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