Lo stato del merito in Europa: perché l’Italia resta ancora in coda

In un articolo uscito a gennaio per Formiche.net
il nostro consigliere Giorgio Neglia analizza i risultati del meritometro e le performance di 12 Paesi europei.

Si consolida la predominanza dei Paesi del nord Europa nella classifica del merito. Nella parte alta del ranking, con punteggi sopra i 60 punti, svettano i Paesi scandinavi: Finlandia (prima in classifica), Svezia, Danimarca e Norvegia. Segue il blocco dei Paesi virtuosi (Olanda, Germania, Gran Bretagna, Austria e Francia) con punteggi sopra i 50 punti, che tuttavia – in alcuni casi – registrano performance in decremento. La coda della classifica (Polonia, Spagna e Italia) vede un miglioramento delle performance della Polonia e della Spagna, mentre l’Italia resta sui valori dello scorso anno.
La Svezia registra la migliore performance annuale (+1,57), mentre il decremento più elevato (-1,57) è appannaggio della Germania, con dati in peggioramento sulla qualità del sistema educativo. Nel complesso la meritocrazia in Europa è aumentata nel 2020: sette Paesi su dodici registrano variazioni positive del punteggio. Si segnala, in particolare, il peggioramento delle performance relative alla qualità del sistema educativo, risultato particolarmente critico a fronte delle strategie europee sull’education.
La meritocrazia in Italia, però, se la passa ancora male.

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