Meritocrazia nei rapporti di lavoro

Il capitale dell’impresa è sempre più umano e il riconoscimento del merito è determinante per attrarre e fare emergere il talento delle persone. Competenze, inclusione, networking, pari opportunità, team, sono parole chiave che esprimono un profondo cambio culturale nei rapporti di lavoro

HR Director di Sanofi Italia e Consigliere Forum della Meritocrazia
Il lavoro è sempre più intellettuale, complesso, creativo, finalizzato a creare valore aggiunto per le imprese e il contributo del lavoro è sempre più legato ai risultati. Inoltre le aziende si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse, in cui la competizione va oltre i confini geografici e dei singoli  settori. Ciò richiede competenze hard e soft in continua evoluzione ed è necessario creare relazioni di lavoro per far emergere il talento delle persone. 

Le profonde trasformazioni del lavoro generate dall’automazione e la crescente importanza del capitale umano richiedono un rapporto basato su principi meritocratici efficaci e trasparenti.

L’Italia è in fondo alla classifica europea della meritocrazia, come ha scritto il collega Giorgio Neglia nell’articolo “In cerca di merito (altrove)” e la carenza di pratiche meritocratiche nelle imprese e nelle organizzazioni pubbliche rischia di comprometterne la competitività e lo sviluppo, costringendo giovani di talento ad emigrare in mancanza di contesti meritocratici e prospettive di lavoro interessanti. 

Nel consiglio del Forum della Meritocrazia ci siamo chiesti cosa potessimo fare per creare maggiore cultura meritocratica nelle organizzazioni lavorative, per favorire la partecipazione attiva e migliorare sia i risultati dell’impresa, sia il clima e la soddisfazione dei collaboratori. 
In poche settimane abbiamo condiviso con la confederazione dei dirigenti CIDA e l’associazione delle imprese Assolombarda un progetto che si svilupperà nel tempo partendo da una indagine sulla percezione dei manager sull’MBO, cioè la modalità con cui sono assegnati gli obiettivi e riconosciuti i risultati conseguiti.

L’indagine anonima, che sarà proposta nel periodo marzo e aprile ai dirigenti in servizio nei settori privati e pubblici delle Federazioni aderenti alla CIDA, si articola in due serie di domande introduttive per rilevare la percezione generale della meritocrazia; una serie di domande specifiche sulle modalità di assegnazione e valutazione della componente variabile della retribuzione (MBO); ed infine le domande per rilevare alcune caratteristiche dei rispondenti: classi di età, settore, funzione, etc.
Proponendo il questionario ad alcuni colleghi, per verificarne l’efficacia, ci siamo resi conto che la compilazione stimola riflessioni che aumentano la consapevolezza e la conoscenza delle buone pratiche di gestione dell’MBO. Quindi una indagine non solo utile a fare chiarezza sulla Meritocrazia nei rapporti di lavoro dei dirigenti in Italia, ma anche una prima azione per promuoverne la cultura.

I risultati dell’indagine saranno presentati in Assolombarda il prossimo 8 giugno e commentati dai partecipanti alla Tavola Rotonda “Meritocrazia nei rapporti di lavoro”.

La meritocrazia rappresenta una fra le principali chiavi di successo del sistema Paese, delle imprese, delle organizzazioni pubbliche e confido nella partecipazione attiva dei colleghi compilando il questionario

Anche tu puoi contribuire al riconoscimento del merito