I CDA delle aziende? Non nascono sulla base del merito

di Dario Grossi

Meritocrazia e consigli di amministrazione. Per capire il rapporto che esiste tra questi due elementi è stato realizzato un sondaggio, Meritocrazia nei cda, promosso dal Forum della meritocrazia, in collaborazione con Deloitte, Ned Community e Doxa 2.0.

NEL 62% DELLE AZIENDE MANCANO PROCESSI SELEZIONE CDA

Scorrendo i risultati che sono emersi si può constatare ad esempio che il 62% delle aziende contattate non ha definito veri e propri processi di selezione dei membri dei cda, anche se l’84% del campione ritiene che sarebbe molto importante o addirittura fondamentale che ci fosse un percorso di inserimento formalizzato e legato a criteri meritocratici.

L’AUTOVALUTAZIONE? INESISTENTE IN UN CASO SU DUE

Ma come vengono decisi oggi gli inserimenti all’interno dei cda? Non certo sulla base del merito, che viene indicato solo dal 30% degli intervistati. Più spesso per conoscenze personali (per il 48%), diversità come genere, età o provenienza geografica (per il 56%) oppure, ed è l’ipotesi accreditata dal 67% del campione, per competenze professionalimancanti nel cda. Un altro dato interessante riguarda l’autovalutazione: il 56% delle persone intervistate indica che nella sua azienda non esiste l’abitudine di effettuarla con cadenza almeno annuale, e il 39% del campione d’altra parte non la ritiene nemmeno necessaria.

NECESSARI OBIETTIVI MISURABILI, NON SOLO QUALITATIVI

Il processo di autovalutazione, quando esiste, rispetta nella maggioranza dei casi (il 64%) parametri squisitamente qualitativi, senza che vi siano dunque obiettivi numerici da raggiungere.
«Per valutare il livello di merito è necessario che il consiglio di amministrazione abbia degli obiettivi misurabili e dei quali rendere conto sia alla struttura aziendale che agli azionisti ? dichiara Domenico Zaccone, il responsabile del progetto ?. La misurazione del merito, a partire dai vertici societari, consente di aumentare la meritocrazia e di conseguenza le performance delle imprese stesse».

Anche tu puoi contribuire al riconoscimento del merito